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CICLO RELITTI DELLA STORIA: DUE VIDEO DA NON PERDERE

20 MARZO 2012

Nella serata di ieri, organizzata dall'Associazione Antica Storia del Mare, con la collaborazione di Mondo Fondo Diving Club e la sponsorizzazione di Drafting Sub, sono stati proiettati due documentari molto interessanti.

RITROVAMENTI DI VALORE INESTIMABILE

Stiamo parlando di "Dentro il Titanic del Terzo Reich" e di "La Corazzata Scomparsa". Si tratta del ritrovamento e dell'esplorazione di due relitti dal valore storico inestimabile. Entrambi organizzati ed effettuati da IANTD.

CHE COS'E' IANTD

L'acronimo sta per International Association Nitrox & Technical Divers, che tradotto in italiano risulta più o meno: Associazione Internazionale dei subacquei Nitrox e Tecnici. Che significa? Nitrox è la miscela nitrogeno-ossigeno, utilizzata per la respirazione sott'acqua. Composta da azoto ed ossigeno ed indicata tecnicamente con la sigla EAN, seguita da un numero, che segnala la quantità di ossigeno presente. Ad esempio EAN32, sta per 32% di ossigeno e 68% di azoto nel composto. Technical sono le immersioni che vanno oltre la definizione sportiva del termine. L’immersione tecnica viene infatti effettuata da professionisti, con attrezzature adeguate e per scopi solitamente scientifici. E con un sistema di respirazione subacqueo non contemplante il solo ossigeno. IANTD si occupa proprio di questo, da circa 10 anni ormai.

LA PRIMA MISSIONE

La prima missione ufficiale risale al 2003, in Croazia, sul relitto del Szent Istvan, affondato il 10 giugno del 1918 da parte dei MAS italiani del comandante Rizzo, nelle acque dalmate. Il 2004 è uno degli anni più importanti che IANTD abbia fin qui conosciuto. Dal 4 al 14 luglio, l’associazione è infatti nel Mar Baltico, ad esplorare nientemeno che il relitto del Wilhelm Gustloff, inabissato il 30 gennaio del 1945 dai siluri del sottomarino sovietico S13 del comandante Marinesco.

GUSTLOFF, LA PIU' GRANDE TRAGEDIA DEL MARE

A bordo del Gustloff, c’erano più di 9.000 profughi, in fuga dalla Germania nazista, che aveva ormai perso la guerra. Si tratta della più grande tragedia del mare mai avvenuta nella storia dell’umanità. Più del Lancastria (1940), che conta tra i 2.000 e i 5.000 morti, più del Ryusei Maru (1944), circa 5.000, più dei tristemente blasonati Lusitania (1915) e Titanic (1912), che hanno portato con sè sui fondali 1.200 e 1.500 anime. Tralasciando il Sultana, che esplose sul Mississipi nel 1865, causando la morte di 1.700 persone. Quest’ultima è la più grande tragedia nella storia della marina americana. Circa dieci volte inferiore a quella del Gustloff, sulle cui dinamiche ancora molto è da scoprire. La spedizione di IANTD si proponeva esattamente di far luce sull’accaduto ed il resoconto di quanto visto nelle profondità è oggi un documentario, proiettato ieri sera all’Auditorium dell’Acquario di Genova. Il titolo “Dentro il Titanic del Terzo Reich” non rende giustizia ad una tragedia ben superiore - in numero - a quella della nave salpata da Southampton il 10 aprile del 1912, ma l’impresa dei subacquei di IANTD rende invece l’idea di che terribile massacro sia stato l’affondamento di quella che il regime nazista identificava come la principessa dei mari, come la nave che annullasse le differenze tra I lavoratori tedeschi e potesse permettere loro vacanze da sogno su un transatlantico da sogno. Finito terribilmente, nelle gelide acque del Mar Baltico, caricato molte volte oltre la portata stabilita, in una sorta di fuga disperata dal porto di Gotenhafen, da dove il Gustloff partì per l’ultimo viaggio alla fine del gennaio 1945.

IL REGINA MARGHERITA

IANTD racconta anche, sempre nell’ambito del ciclo Relitti nella Storia, il ritrovamento della Regina Margherita, questa volta una nave italiana, affondata al largo di Valona, in Albania. L’imbarcazione scomparve tra le acque l’11 dicembre del 1916, in seguito a dinamiche non ancora del tutto chiare. Ufficialmente, la Regina Margherita avrebbe urtato due mine all’uscita della baia di Valona, ma alcuni indicano un sottomarino posamine tedesco come possibile causa dell’affondamento. Dato certo è invece il numero dei caduti: 671. Qualche anno dopo, siamo nel 1941, questa volta in marzo, la Regina Margherita trova tristemente compagnia. E’ un’altra nave italiana a popolare per sempre i fondali di fronte a Valona: stavolta si tratta della Nave Ospedale Po, su cui si trovava - tra gli altri - Edda Ciano Mussolini, una dei cinque figli di Benito Mussolini, in qualità di crocerossina. La Mussolini trovò la morte insieme all’equipaggio, per via delle bombe lanciate dagli aerei inglesi.

DOPPIO RITROVAMENTO!

Mentre la Po venne ritrovata nel 2005, proprio da IANTD, a due miglia circa al largo della costa di Valona. Siamo in realtà di fronte ad un doppio ritrovamento, perchè IANTD fra il 30 ed il 31 luglio del 2005 identifica l’esatta posizione della Nave Po e della Regina Margherita, i cui relitti erano stati dati per dispersi dopo I rispettivi affondamenti. Si tratta dunque di una spedizione dal valore storico inestimabile, documentata nel video proiettato ieri sera all’Auditorium dell’Acquario “La Corazzata Scomparsa”, che propone le suggestive immagini del ritrovamento.