FINALI 2019-21

LA FESTA, FRA SORRISI E... ARBITRI SCHIAVIZZATI
Più che lo sport, può la passione

Domenica 27 giugno 2021, alle ore 9,00 erano già tutti presenti al campo di Molassana, tutti indaffarati, silenziosi, operosi, sembrava di essere in un formicaio, dove ognuno svolgeva il suo compito con attenzione e volontà di far bene, tutti col sorriso. Addirittura all’ingresso c’era Arianna, ad un mese dal... lieto evento, ma che non ha voluto mancare ad una finale aspettata 2 anni, una finale che è considerata, all’interno dello strano mondo AICS, un premio, quindi si lavora per la gloria, e il premio è farsi un mazzo tanto per almeno 12 ore. Perchè c’è un obiettivo chiaro all’interno di questo gruppo eterogeneo e multirazziale, ed è quello che tutto fili per il verso giusto, che sia tutto ok, quando per caso non riesce a esserlo, ecco assurgere a guardia e schiavista l’anima irrequieta di questa associazione: Gaia Michelotti, che dimenticandosi che sono tutti volontari ogni tanto li strapazza, tanto per rimettere ordine, poi sorride, una specie di Lucy Van Pelt con tanti Charlie Brown pronti ad essere sballottati, sgridati, redarguiti, ma in fondo in fondo, tanto amati per ciò che fanno e soprattutto per come lo fanno.

In questo caso c’è anche un Max Schulz, all’interno dell’associazione, un organizzatore di tutto il lavoro, che disegna la strada dell’Aics facendo finta di non esserci, ma c’è eccome se c’è… ce ne accorgiamo tutti quando qualcuno scarroccia, pretende, si fa ragioni che non ci sono, ecco in quel momento Claudio Giansoldati si vede eccome, scende in prima linea per far rispettare il grande lavoro di organizzazione in cui da oltre trent'anni è maestro.

In tutto questo trambusto si sono giocate le finali, il ritmo medio è stato definito dall’Istituto Studio delle Tartarughe, di basso livello, qualche colpo di classe sopraffina si è visto, tacchi, tunnel, esterni piede, ma tutto rigorosamente a ritmo ridotto. Dalle tante finali in programma sono usciti campioni : il Marassi, in due casi, FA Cup e Divisione Sunday. L’Athletic III Millennio vince sulla Dinamo Utri nell'Over 40; in Divisione C il Pizza Art di misura, all'ultimo respiro, sul Pancho Villa, e qui una tirata di orecchie ad alcuni giocatori di entrambe le squadre, che hanno offerto uno brutto quadretto, col loro comportamento sul finir di gara, per poi tornare a sorridere, mangiare e bere sangria tutti assieme. Per la Divisione B sudata (in tutti i sensi...) e meritata la vittoria dei Wanderes Boys Zena, sul Maritimo ai rigori. Il Sud Ovest ci riprova nel pomeriggio per l'Over 35 contro il Boca Pro Atletico, ma riesce a far peggio del mattino dove era stato sconfitto per 9-1, qualche ora più tardi è 9-0.

Leiceres e San Pietro aprono le partite a 11, si impongono i primi ai rigori, perchè i secondi nominati avevano, contemporaneamente alla partita, da seguire i banchetti per la festa cattolica. Nel frattempo c'è anche l'incontro femminile, è a 5 giocatori e si svolge tra Genova Calcio e Li vuoi quei Kiwi, i maligni dicono che giocano a 5 perchè non ne hanno trovate di più (ma non è così), vincono le biancorossocrociate, e fanno festa insieme alle avversarie, prima sul palco e poi a tavola. Si chiude oltre il tramonto con Campese e Rivarolo Ligure che mostrano un calcio molto vicino a quello di una buona terza categoria, anche qui si vince di rigore, ed è la Campese a far festa. Veramente in queste finali AICS a far festa sono stati lo sport e i suoi amanti. Appuntamento al Torneo Primavera, e ovviamente sotto con le iscrizioni per l’anno prossimo.
( tratto da: Marco Martini - coachmartinionair.com)

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